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Alessandro e l’Erasmus “sem glùten”

Il nostro giovane amico Alessandro Cuomo ha vissuto un’esperienza scolastica in Portogallo aderendo al progetto Erasmus dedicato alle scuole secondarie.
Un’occasione interessante e formativa che gli ha permesso di confrontare i servizi e le offerte del mondo gluten free lusitano con quello italiano.

 “Sono stato in Portogallo – racconta Alessandro – ospite di una famiglia molto gentile e attenta alle mie esigenze alimentari che mi ha accolto e si è prodigata per rendere il mio soggiorno piacevole e privo di inconvenienti. Ho potuto gustare quotidianamente pietanze senza glutine preparate dalla padrona di casa, così premurosa e attenta alle mie esigenze alimentari da portarmi il pranzo anche a scuola”
“Purtroppo
– aggiunge – la mensa scolastica non era attrezzata alla preparazione delle portate adatte ai celiaci”

Ma l’occhio allenato di chi deve stare attento alla propria alimentazione si nota anche dalla curiosità tra gli scaffali ed il giovane associato di AiC Molise ce lo conferma in questa sua osservazione:
 “Ho notato che in Portogallo sono presenti marche produttrici di cibo per celiaci presenti anche in Italia. Prodotti senza glutine si possono acquistare nelle farmacie o nei negozi specializzati. Per quanto riguarda, invece, ristoranti o negozi dolciari posso dire per esperienza personale che risulta spesso difficile trovarne di attrezzati e adeguatamente riforniti.

Un po’ di comprensibile delusione emerge invece per l’offerta in luoghi fondamentali per un viaggiatore, ad esempio in aeroporto:
“I ristoranti nell’aeroporto di Porto, noto come “Aeroporto Francisco Sá Carneiro”, erano quasi privi di cibo sem glùten”, la traduzione in portoghese della denominazione senza glutine.
“Nel principale ristorante gli unici cibi per celiaci erano delle tortine, presenti, tra l’altro, in scarsa quantità. Ciò sembra impensabile dato che l’aeroporto si è classificato come il migliore d’Europa, nel 2007, il secondo migliore, nel 2006, nel 2008 e nel 2009, e nel 2010 come il sesto migliore del mondo fino a 5 milioni di passeggeri.”

Immaginiamo che per Alessandro sia stata una fantastica esperienza formativa. Tra l’altro, ci ha confermato come vi siano diverse nazioni ancora poco attente alle problematiche legate alla celiachia.
Cogliamo l’occasione per fare i complimenti al nostro giovane reporter di viaggio per lo spirito intraprendente; ci auguriamo che i suoi consigli possano essere utili anche ai lettori del blog alla ricerca di informazioni per un viaggio in terra lusitana.
Vi ricordiamo inoltre che il sito AiC ha una sezione dedicata alle Associazioni per la celiachia nel mondo.
Buon viaggio a tutti!